Il
consumo di uova attraversa una fase di significativa crescita,
favorita sia da un'attività di marketing e di innovazione
sostenute dai maggiori produttori, sia da un atteggiamento
verso questo prodotto che tende di meno, rispetto al passato
Sotto il primo profilo, l'azione delle maggiori industrie
si è indirizzata verso la valorizzazione dell'aspetto della
freschezza, che in questo mercato rappresenta una condizione
irrinunciabile per far presa sul mercato. L'introduzione della
marchiatura per singolo uovo recante la data di deposizione
ha rassicurato i consumatori e ha in ultima analisi rafforzato
l'intera categoria rispetto alla pervasiva concorrenza delle
altre categorie alimentari.
Peraltro, il connotato della freschezza e della conseguente
rassicurazione alimentare vive all'interno della grande distribuzione
organizzata la contraddizione di una esposizione molto spesso
effettuata a temperatura ambiente. Laddove, se le normative
non contraddicono questa scelta, le barriere protettive antibatteriche
delle uova sono soggette a un deterioramento più rapido in
confronto alla conservazione in banco frigo.
Si tratta di un fattore poco noto alla massa dei consumatori,
ma che potrebbe di qui a poco, in relazione alla crescente
cultura di sicurezza alimentare, diventare un elemento di
spinta della categoria verso la definitiva collocazione nelle
aree del fresco refrigerato.
Questo mercato è paradigmatico delle minacce/opportunità per
le aziende industriali legate al consumo di un alimento di
tradizione inveterata, ma soggetto all'attacco concorrenziale
dei nuovi prodotti industriali. Minacce derivanti dalla grande
quota di marketing che assiste molte altre categorie alimentari;
opportunità da sfruttare in relazione all'immagine di naturalità
che oggi è nel comparto alimentare la via maestra per il successo.
Sul fronte produttivo le azioni sul miglioramento del packaging,
sul fronte della comunicazione, sul terreno della segmentazione
puntano proprio a sventare quelle minacce, con risultati attualmente
apprezzabili; anche il comparto delle uova comincia ad essere
interessato dal fenomeno delle produzioni biologiche, dalla
realizzazione di produzioni vitaminizzate, che in altri comparti
(si pensi solo allo yogurt) stanno segnando l'evoluzione dell'offerta
industriale.
Ciò che rallenta questa evoluzione è la scarsa concentrazione
del mercato, dove le maggiori realtà produttive non dispongono
di quote di mercato la cui marginalità possa fungere da sostegno
a iniziative massicce sul fronte della comunicazione. Nel
canale iper+super+superette, però, i primi 4 gruppi coprono
congiuntamente in volume poco sotto la metà delle vendite.
Gli ultimi dati aggiornati nell'Italy Report Food 2010
Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...
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