Il
consumo di tè freddo è di nuovo in significativa
crescita. Tanto più rimarchevole, dopo il periodo di
stasi seguito al ritmo brillante con cui questo mercato aveva
preso a espandersi nella prima metà degli anni '90.
L'attuale incremento va in particolare inquadrato nella complessiva
vitalità delle bevande piatte, che stanno sottraendo
mercato - parallelamente a quanto sta accadendo nei segmenti
che compongono il comparto dell'acqua minerale - alle bibite
gassate. A favorire il successo del tè freddo - oltre
il diffuso apprezzamento del suo gusto e la sua particolare
attitudine dissetante - l'immagine di naturalità, le
varianti di gusto e l'attività pubblicitaria, a sostegno
di un consumo che ha oramai raggiunto dimensioni di tutto
rispetto nell'universo del beverage analcolico.
Da rilevare, in questo contesto, la discreta attenzione della
domanda verso il tè verde, che in questo mercato arriva
a sottolineare quegli aspetti di blanda tisana che nel settore
delle bevande piatte formano la base di marketing del fenomeno
Elisir di Rocchetta. Sotto questo profilo, il tè freddo
va considerato come un mercato pressoché totalmente
inserito nel contesto competitivo delle bevande piatte, un
universo che in relazione alla evoluzione complessiva del
beverage si espande fino a ricomprendere la grande categoria
dei succhi di frutta.
Ne conserva solo una particolare connotazione il posizionamento
competitivo di Ferrero, che oltre a dare un corposo contributo
in termini di spesa pubblicitaria all'intera categoria, ne
differenzia la gamma con il packaging di Estathè in
termini di prodotto/servizio: all'inizio degli anni '90 era
infatti iniziata con il lancio del tè in Acqua Vera
la fase di riposizionamento del tè freddo nell'ambito
dei consumi familiari, con battaglie di prezzo che abbassando
il prezzo medio del prodotto hanno contribuito fortemente
a espandere le quantità annue commercializzate.
La domanda è da alcuni anni in crescita particolarmente
significativa nel Centro e nel Sud della Penisola, con ritmi
più spediti di quanto sta accadendo nelle altre zone.
Si sta cioè gradualmente riducendo lo squilibrio del
consumo di tè freddo verso il Settentrione, che ad
ogni buon conto ancora oggi assorbe in volume oltre il 60%
del totale.
Gli ultimi dati aggiornati nell'Italy Report Food 2010
Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...
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