Il mercato dei prodotti in carta continua nel complesso a crescere in quantità. Ma gli ultimi anni hanno visto un grande sviluppo di prodotti da primo prezzo e soprattutto delle marche commerciali. Questi prodotti posizionati nell'area della convenienza rappresentano oggi il 40% del mercato in volume.
Questo settore, nel quale le principali aziende di marca continuano a lanciare nuovi prodotti, appare così polarizzato su due fasce ben distinte: quella della convenienza di prezzo che ha fatto la fortuna delle private label e ha permesso ai discount di raggiungere un peso rilevante, e quella dei prodotti di fascia medio-alta, al cui sviluppo è legato l'aumento del valore del business.
Il mercato dei rotoli da cucina, che fino ad alcuni anni addietro esauriva i segni di differenziazione dei prodotti nella differente grammatura della carta e nell'utilizzo di 1 o 2 decori di stampa, è venuto arricchendosi in termini di miglioramento della capacità assorbente e della resistenza grazie all'introduzione di nuove tipologie di carta, all'utilizzo di un terzo velo e all'adozione di nuove trame. In questo modo, si è ampliata la forbice che divide i prodotti premium da quelli di fascia economica, con risultati che hanno decretato nell'ultimo anno il buon successo delle fasce medio-alte. Le quali hanno anche beneficiato di un maggiore impatto delle decorazioni grazie all'impiego della quadricromia.
Da segnalare, quale segno recente di evoluzione del mercato nell'area della convenienza, il crescente apprezzamento verso i corposi monorotoli di carta assai economica, che sono destinati a guadagnare grande terreno sull'onda della voglia di risparmio di parte della domanda finale.
Nei rotoli da cucina le prime 5 aziende - Kimberly Clark, Soffass, Fort James, Industrie Cartarie Tronchetti, Procter&Gamble - coprono in volume oltre il 53% delle vendite (intorno al 65% in valore), mentre le private label hanno raggiunto la notevole incidenza del 27% in volume (oltre il 21% in valore).
Il mercato dei tovaglioli di carta è oggi dominato dal prodotto bianco. Specie nel segmento dei tovaglioli monovelo, che pesano in volume per il 71% contro il restante 29% appannaggio dei tovalioli a 2 o più veli. Il primo segmento è quello in cui è prevalente la ricerca del prezzo conveniente, diffusa in misura maggiore nelle aree meridionali del Paese, mentre il secondo lascia un limitato spazio anche ai prodotti decorati. Il cui utilizzo fa conto in buona parte sul profilo del consumatore occasionale di tovaglioli di carta, che li acquista per feste o altri eventi badando molto meno al prezzo rispetto all'acquirente del prodotto bianco. Peraltro, questa occasionalità di consumo, se ben gestita dai produttori, può ad esempio trasformarsi nel periodo natalizio in una stagionalità che da sola può arrivare ad incidere fino al 30% sui volumi complessivi dei decorati.
Le prime 5 aziende di tovaglioli - Kimberly Clark, Soffass, Scala, Fort James, Industrie Cartarie Tronchetti - incidono congiuntamente per il 60% in volume (oltre il 42% in valore), a fronte di un peso delle marche commerciali di oltre il 30% in volume e di oltre un terzo in valore.
Il fenomeno della divaricazione fra le fasce convenienti e quelle medio-alte è particolarmente evidente nel grande mercato della carta igienica, dove forte è la battaglia di prezzo nelle prime fasce, in cui si è inserita con un peso rilevante la gdo attraverso le proprie private label. Nella parte restante del mercato, invece, le leve della differenziazione vanno in diverse direzioni: morbidezza/resistenza della carta, decorazioni, profumazioni, formato salvaspazio, maxi-rotoli.
Nella carta igienica (formato regular) le prime 5 aziende
- Kimberly Clark, Industrie Cartarie Tronchetti, Fort James,
Scala, Soffass - assorbono insieme circa il 53% in volume
(60% in valore) mentre le private label incidono in valore
e in volume per il 26-27%.
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