I consumi di carne in scatola sono stabili. Gli analisti non prevedono significativi spostamenti delle vendite in alto o in basso, dopo che negli anni scorsi aveva mostrato notevoli segnali di ripresa successivi al tracollo delle vendite del 20% che aveva caratterizzato il 1996, l'anno di "mucca pazza".
E' un mercato maturo, la cui domanda ha bisogno di un continuo sostegno sia in termini di investimenti pubblicitari che di interventi promozionali, per un prodotto venduto per il 70% nei mesi da aprile a settembre, diffuso in circa il 50% delle famiglie che ne acquistano in media 1,6 chilogrammi l'anno.
L'offerta è concentrata in poche mani. Le prime 3 aziende - Kraft/Jacobs Suchard-Simmenthal in posizione di leadership assoluta ad oltre il 60% delle vendite in volume, seguita a grande distanza da Trinity-Manzotin e Inalca-Montana - coprono insieme circa i tre quarti delle vendite globali in volume.
Gli investimenti pubblicitari - nel 1999 quasi 37 secondo
ACNielsen - sono molto rilevanti in rapporto al fatturato
della categoria, con Simmenthal che assorbe oltre il 70% della
spesa complessiva.
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